6 settembre 2009: 10 anni fa Papa Benedetto XVI visitava Viterbo

Era il 6 settembre del 2009 (esattamente proprio 10 anni fa), quando Papa Benedetto XVI visitò la nostra città di Viterbo e la cittadina di Bagnoregio paese nativo di San Bonaventura, vescovo e dottore della chiesa. Una visita pastorale intensa e con tante emozioni di cui ancora oggi molti ne conservano il ricordo. Il Papa venne a Viterbo su invito dell’allora Vescovo diocesano Mons. Lorenzo Chiarinelli e fu accolto allo stadio comunale “Rocchi” dalle autorità civili e militari e dal rappresentate del governo italiano Gianni Letta, e dall’ora sindaco della città di Viterbo Giulio Marini che dopo averlo accolto, dalla loggia del palazzo papale ha rivolto al Pontefice un saluto di benvenuto.
La visita del Papa si è svolta con un protocollo rigido e dettagliato ma nello stesso tempo serena e gioiosa. Il Papa ha percorso le vie della città in papamobile sostando dapprima davanti la Chiesa Cattedrale e benedicendo le nuove porte in bronzo, poi il saluto dalla loggia dei papi ai fedeli presenti. Si è poi recato a valle faul per la solenne celebrazione eucaristica alla presenza di cardinali, vescovi, sacerdoti e tanti fedeli giunti dall’intero territorio diocesano. Al termine della messa il Papa ha pronunciato l’angelus dove ha ringraziato per l’accoglienza e ha invitato a invocare i santi viterbesi: “Cari fratelli e sorelle! Quando il cuore si smarrisce nel deserto della vita, non abbiate paura, affidatevi a Cristo, il primogenito dell’umanità nuova: una famiglia di fratelli costruita nella libertà e nella giustizia, nella verità e nella carità dei figli di Dio. Di questa grande famiglia fanno parte Santi a voi cari: Lorenzo, Valentino, Ilario, Rosa, Lucia, Bonaventura e molti altri. Nostra comune Madre è Maria che venerate, col titolo di Madonna della Quercia, quale Patrona dell’intera Diocesi nella sua nuova configurazione. Siano essi a custodirvi sempre uniti e ad alimentare in ciascuno il desiderio di proclamare, con le parole e con le opere, la presenza e l’amore di Cristo! Amen.”
Poi una sosta al santuario di Santa Rosa dove ha pregato davanti al corpo incorrotto della giovane santa viterbese, ha salutato i facchini e il Sodalizio e uscendo dalla basilica ha potuto ammirare la Macchina di Santa Rosa.
Nel pomeriggio dopo il pranzo consumato con i vescovi del Lazio, il papa è arrivato alla Basilica della Madonna della Quercia ed ha incontrato i religiosi, le religiose e le monache di clausura della diocesi, si è trasferito poi in elicottero a Bagnoregio per il ricordo di San Bonaventura, che è stato argomento trattato nella sua tesi di dottorato quando era giovane studente di teologia in Germania.
Alle ore 19 il Papa ha concluso la sua visita e con l’elicottero ha fatto ritorno in Vaticano. Un ricordo ancora vivo che ha lasciato un segno memorabile sopratutto in chi ha lavorato per organizzare la visita papale e in quanti hanno potuto stringergli la mano e ascoltare le sue parole.

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