SANTA ROSA TORNA A VITERBO
“Rosa ci insegna a purificare il cuore. Togliere le cose che lo rendono pesante”
Si conclude oggi il Pellegrinaggio del Cuore di Santa Rosa in Sardegna.
Tre giorni intensi e di grande spessore spirituale quello vissuto dalla comunità di Nurri, unico paese in tutta la Sardegna ad avere una fortissima venerazione per Santa Risa da Viterbo.
Sono stati tanti i momenti vissuti in questi giorni, segno di un affetto e di una devozione grande dei Nurresi e non solo verso la piccola Rosa e verso il suo Cuore
Ieri sera la Solenne Celebrazione all’aperto presieduta dal Vescovo Orazio Francesco Piazza che ha raccolto migliaia di fedeli giunti anche dai paesi limitrofi e dal centro Sardegna.
Questa mattina il momento conclusivo in Chiesa Parrocchiale sempre intorno all’altare, dove Mons. Piazza nell’omelia ha offerto una bellissima riflessione sul significato del Cuore.
“Santa Rosa ha avuto un cuore ospitale, e noi sul suo esempio siamo invitati a guardare alla interiorità del nostro cuore. E’ bello – ha detto il Vescovo – sostare un pochino di fronte a una vita frenetica e a fermarci a riflettere per ascoltare il nostro cuore”.
Più volte il Vescovo nei suoi interventi di questi giorni ha sollecitato tutti a una vita piena di speranza, soprattutto dove c’è difficoltà, fatica del vivere, malattia e preoccupazione.
“Non vi fate cadere le braccia. Non vi lasciate far prendere dalle preoccupazioni” e’ la frase che più volte ha ripetuto.
Citando poi San Giovanni Crisostomo nella espressione “Rendi il tuo cuore un altare”, ha offerto tre consigli pratici: “LODE. Diciamo grazie, impariamo a dire grazie per la vita che Dio ci dona, diciamolo a chi ci sta vicino, in famiglia nei luoghi di lavoro, fra gli amici; sono il punto di partenza per una vita più felice e più cristiana. INVOCAZIONE. Quante preghiere avete elevato al Signore e a Santa Rosa in questi tre giorni. Non è solo presentare al Signore le richieste ma portarle a Lui. Che il Signore entri dentro il nostro cuore e ci aiuti a portare il peso della fatica. OFFERTA. Io sono disposto a portare il peso della vita nel momento in cui io possa offrire la mia vita. Offriamo pianto, fragilità, inefficienze, ma offriamo anche le nostre piccole gioie”.
Il Vescovo poi concludendo l’omelia ha lasciato a tutti un segreto per vivere tutto ciò: “Santa Rosa ci insegna a rendere più facile la vita di chi ci sta accanto. Già la vita è problematica di suo, quindi non ci complichiamo la vita. Rosa ha reso più semplice la vita di chi aveva più bisogno accanto a se attraverso buone relazioni, volersi bene per vivere meglio, ma anche coesione sociale e desiderio di saper vivere bene insieme”.
Il Cuore di Rosa ha lasciato Nurri e la Sardegna tra preghiere, lacrime e gli evviva dei Facchini di Santa Rosa e di tutti i Nurresi.
Anche se per pochissimi giorni, ma ci siamo sentiti tutti d’un sentimento per Santa Rosa.
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