Presentato il progetto “Intervento di supporto psicologico per agenti di Polizia Penitenziaria”

Questa mattina in provincia a Viterbo si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto “intervento di supporto psicologico per agenti di polizia penitenziaria”.
Un progetto a favore della Polizia Penitenziaria che opera all’interno del Carcere di Viterbo ideato dalla Diocesi di Viterbo con la partecipazione dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo e la collaborazione del Sappe Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Lazio e l’istituto Psycomentis di Roma.
Si tratta di un sostegno psicologico ma anche umano a favore degli agenti di polizia penitenziaria che quotidianamente vivono in condizioni di pressione proprio per il loro lavoro. “Non si tratta però solo di un sostegno psicologico – ha detto il Vescovo nel suo intervento – ma bensì di un aiuto concreto e attenzione alla persona umana. La Chiesa di Viterbo vuole essere attenta agli agenti di PP e aiutarli in questo delicato compito sostenendoli con tutte le forme possibili di aiuto”.
Alla conferenza hanno preso parte S.E. Il Vescovo di Viterbo Orazio Francesco Puazza, Dott Alessandro Romoli presidente della Provincia di Viterbo, il dott Luca Floris Vsegretario Sappe Lazio, dott.ssa Loredana Petrone Coordinatrice Istituto Psycomentis di Roma e don Gianluca Scrimieri dr ufficio diocesano per la pastorale della salute.
E’ intervenuta anche la Signora Maria Paola Angelini come progettista dell’iniziativa.
In concreto, saranno cinque gli incontri tenuti da psicologi e saranno a numero chiuso e si terranno in un luogo riservato dalla privacy all’interno della curia vescovile di Viterbo.
Erano presenti anche le istituzioni civili a partire da S.E. Il Prefetto di Viterbo, il Sig. Questore, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, i consiglieri regionali Sabatini e Panunzi, il delegato della sindaca di Viterbo dott. Di Fusco.
Durante la conferenza stampa è arrivato anche l’augurio da parte del Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci che augura pieno successo alla manifestazione.

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“Nessuno si salva da solo”

IV incontro nazionale dei Direttori degli Uffici diocesani e Incaricati regionale per la Pastorale della salute dal tema “Nessuno si salva da solo”.




SCHEDA CENSIMENTO: Strutture sanitarie e socio sanitarie appartenenti alla diocesi e ad istituti religiosi

Scheda Censimento Strutture sanitarie e socio sanitarie appartenenti alla diocesi e ad istituti religiosi.

Scheda Censimento – Ufficio Pastorale della Salute




Progetto “Nuovo Umanesimo/Francesco: Guardare, Toccare e Gustare una Sanità Nuova”

E’ stato presentato il Progetto “Nuovo Umanesimo/Francesco: Guardare, Toccare e Gustare una Sanità Nuova” anno 2022/2023.

1.Presentazione Progetto

2.sintesi percorso progetto

PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROGETTO

Progetto Nuovo Umanesimo 2022 copyright

5.copyright




XXI° Convegno Nazionale di Pastorale della Salute a Caserta

Relazione del XXI° Convegno Nazionale di Pastorale della Salute: “Feriti dal dolore. Toccati dalla grazia” svolto a Caserta, dal 12 al 16 maggio 2019.

Relazione Convegno CEI Caserta

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Consulta Regionale a Viterbo: relazione Ufficio Pastorale della Salute

RELAZIONE UFFICIO PASTORALE DELLA SALUTE

INCONTRO DELLE DIOCESI LAZIALI – CONSULTA REGIONALE A VITERBO

Viterbo 29.01.2019

La giornata, iniziata puntuale, secondo calendario alle 9,30 del mattino dopo un fugace incontro in Seminario dove si è consumata l’accoglienza vivificata da una colazione.

I Partecipanti si sono trasferiti nell’ufficio della Pastorale della Salute e quindi nella sala riunione. Il ns. Vescovo S.E. Mons. Lino Fumagalli (momentaneamente assente, ma che già aveva espresso il Suo personale benvenuto) ha delegato il ns. Vicario Don Luigi Fabbri ad aprire i lavori e al saluto ufficiale ai Convenuti.

Alle ore 10,30, alla presenza di quasi la totalità delle Diocesi del Lazio, guidate da Mons. Paolo Ricciardi Vescovo del Vicariato di Roma per la Pastorale della Salute e da Don Carlo Abbate Segretario della Consulta Regionale, i lavori si sono aperti con l’intervento del Vicario Generale della Diocesi ospitante il quale, oltre il saluto di protocollo ha illustrato in maniera veritiera ed efficace la situazione del ns. territorio auspicando tempi migliori e l’impegno di un lavoro di costante rinnovamento.

  • A seguire, l’intervento della Responsabile Diocesana per la Pastorale della Salute Maria Paola Angelini, la quale ha aperto esprimendo ringraziamento per il mandato conferitole da S.E. Mons. Vescovo Lino Fumagalli.
  • Presentazione della Sig.ra Daniela Malè Onofri, con il ruolo di Segretaria.
  • Il Vicario si è accomiatato.
  • Prende la parola Mons. Paolo Ricciardi tracciando un percorso e i risultati positivi degli incontri precedenti avvenuti a Latina e Rieti.
  • Riprende la parola la ns. Responsabile Maria Paola descrivendo in dettaglio il programma ufficiale della ns. Diocesi approvato dal Vescovo; è stato esposto punto per punto con conoscenza sottolineando in ognuno di questi anche obiettivi non palesi. La stessa presentazione ha aperto un dibattito che ha suscitato domande, alle quali non si è esitato a dare risposte puntuali, pazienti e veritiere. “Parliamoci chiaro!” l’esclamazione della ns. Responsabile, apprezzata e fatta propria da tutti.
  • Particolarmente incisivi gli interventi di Rieti, Cassino e Porto Santa Rufina.
  • Rieti: esorta l’alleanza con l’Ufficio Liturgico. Osserva: la Pastorale della Salute non toglie niente ad alcuno, ma tutti devono capire chi è “l’Ufficio Diocesano” e tutti a questo devono afferire, specie le associazioni di volontariato del settore e non.
  • Porto S. Rufina: oltre le corpose esperienze presenta un libricino “guida ai servizi sanitari” per la cittadinanza intitolato “Non ti scordar di me”. Ci farà pervenire prototipo.
  • Don Herbert di Civitavecchia traccia l’esperienza nell’Hospice che accoglie n. 10 posti (Loc. Tramontana).
  • Riprende la parola Porto S. Rufina. Richiama l’attenzione sul “toccare”, oggetto del prossimo Convegno Nazionale.
  • Grande favore è stato espresso su questo argomento dalla nostra Responsabile, richiamando l’essenzialità del “toccare” quale mezzo per entrare in comunicazione. Ha ricordato come nel “toccare” e “guardare per vedere” si accorge un giorno, in Pronto Soccorso di un Clochard che da giorni accusava dolori all’inizio di un arto, ma nessuno dava retta a questo fratello! Scoperto il piede, che apparve pieno di vermi, ci si produsse a liberarlo di quanto e solo allora fu preso in carico dai sanitari. “Niente di eccezionale” aggiunge. Vedere e toccare ci chiama in causa e ci mette in gioco e non si può più tornare indietro.
  • Cassino: coglie, a seguito di questo intervento, il ripristino di una funzione cristiana e l’aspetto essenziale della prevenzione a tutto campo. Mons. Ricciardi e Don Carlo Abbate alternandosi tracciano la linea di riflessione.
  • Sensibilizzare la presenza al Convegno Nazionale.
  • Ulteriore conforto all’incontro tra Diocesi proponendo impegni comuni.
  • I Ministri dell’Eucaristia non possono essere solo al servizio dell’Ufficio Pastorale Liturgico.
  • La Caritas e le altre Ass.ni debbono accogliere il concetto che la Pastorale della Salute ha la sua specificità: “la Salute – Sanità non è solo Carità”. Bisogna volgere alla sensibilizzazione delle Associazioni alla nuova impronta dettata dalla scelta del Papa.
  • La Pastorale della salute attraversa tutte le età e situazioni secondo il motu proprio dettato nel 2016/2017 dal S. Padre con il “Dicastero per il Servizio e lo sviluppo della Salute sul piano umano integrale” e l’abolizione del Pontificio Consiglio per la Pastorale Sanitaria”.

Ci si domanda…

* Esiste una teologia della Pastorale della Salute?

Il problema della salute mentale?

Politica e sanità?

Il pensiero e l’azione della ASL locale – aziendalizzazione.

Il ritorno al linguaggio antropologico può essere basamento per l’umanizzazione?

Esiste una scuola di Pastorale ed Etica Sanitaria?

 

Emergono le difficoltà:

“La chiusura delle Associazioni in circuiti di potere” convinzione espressa all’unanimità.

La chiusura di alcuni parroci.

** La rinascita dell’Ufficio di Viterbo coincide con quello della Pastorale Regionale.

Linee e appuntamenti

  • Lavorare subito sul territorio al coordinatore parrocchiale per la Salute. Il referente parrocchiale non deve essere necessariamente uno integrato in sanità, meglio se persona altrimenti impegnata così come la scelta degli appartenenti alla Consulta Diocesana.
  • Priorità il rispetto di obiettivi comuni tra i quali il coinvolgimento dei Giovani.
  • Ricercare i disagi sul proprio territorio.
  • Formazione ad Assisi per i Responsabili di nuova nomina (Novembre).
  • Convegno Nazionale (13-16 maggio).
  • Incontro in Vicariato a Roma (maggio?) (Convegno o Giornata studio?).
  • Don Massimo Angelelli, CEI, ha studiato e messo in opera un corso di formazione anche on-line con cadenza ogni 27 dalle h 15 alle 17, da febbraio a maggio.
  • Rivedere una memoria storica e personale della Chiesa.
  • Riconciliazione e perdono.
  • Progettazione serena su una sofferenza trasversale.
  • Vedere l’aumento numerico dei Ministri straordinari da inserire a fianco del Cappellano, in contatto con l’Ufficio Pastorale e quindi base per il Consiglio Ospedaliero.

In conclusione:

  • Si chiede a Viterbo: l’impegno a breve di un Convegno, titolo (?) da condividere con la Pastorale dei Giovani;
  • Di agire quanto prima sul territorio e calendarizzare gli incontri, volgendo particolare attenzione al discorso dei Ministri e al Consiglio Pastorale Ospedaliero.
  • Di uscire ufficialmente nella giornata dell’11.02.2019.
  • * Vivo compiacimento è stato espresso per il Programma stilato dalla ns. Diocesi i cui contenuti si inquadrano concettualmente e fattivamente alle linee dettate dalla CEI e dalla Consulta Regionale. Mons. Ricciardi e Don Carlo Abbate concludono riprendendo la frase “Lasciamoci con l’impegno di parlarci chiaro!”.

Alle 13,10 terminano i lavori e ci si raccoglie in una conviviale; a seguire la visita della Cattedrale, del Museo, della Sala del Conclave, illustrate in maniera puntuale dal Vicario don Luigi Fabbri, (dal Prof. Osbat per la Biblioteca e l’Archivio); il saluto di commiato del ns. Vescovo Mons. Lino Fumagalli avvia ciascuno sulla via del ritorno portandosi e lasciando un vissuto di tanto entusiasmo.

Viterbo, 2 febbraio 2019

Relazione 29.01.2019




Patto della Salute

La Diocesi di Viterbo, è stata l’unica delle Diocesi italiane a partecipare all’evento di audizione, con il proprio Ufficio per la Pastorale della Salute presso il Ministero della Salute, svoltosi il 10 luglio 2019 a Roma.

Maratona Patto della Salute 2019




Identità e obiettivi

La pastorale della salute, nella Nota della Consulta Nazionale CEI: “La pastorale della salute nella Chiesa italiana” (1989), è descritta come “la presenza e l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Non viene rivolta solo ai malati, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute” (n. 19).
La Nota Pastorale della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e la Salute: “Predicate il vangelo e curate i malati. La comunità cristiana e la pastorale della salute” (2006) integra la definizione precedente riportando alcuni elementi che caratterizzano questa pastorale:

– è continuazione dell’azione sanante di Cristo;

– è finalizzata all’evangelizzazione e alla costruzione del Regno;

– è compito di tutta la comunità cristiana;

– si svolge mediante la parola e l’azione caritativa in un determinato contesto storico e culturale come risposta alle necessità del mondo della salute.
Fondamento della pastorale sanitaria è l’insegnamento evangelico che Gesù ha sviluppato nel suo ministero pubblico intersecando due atteggiamenti: la cura delle anime con la predicazione, la cura dei corpi con le guarigioni. E i dati biblici mostrano che le guarigioni costituirono una parte fondamentale dell’apostolato di Cristo.
Questa eredità, il Signore Gesù l’ha affidata ai suoi apostoli: “Chiamati a sé i dodici diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorte di malattia e di infermità” (Mt. 10,1). L’originalità di questo testo evangelico è la sottolineatura del carattere simmetrico della missione di Cristo e di quella dei suoi discepoli per quanto riguarda l’aspetto della cura. Dunque, il Maestro, conferisce il mandato di “andare e guarire” ai Dodici e agli altri discepoli che, nel corso della storia, si identificheranno con tutti i credenti, insostituibili prosecutori della Sua missione di salvezza.
Inoltre, tutta l’azione della Chiesa apostolica è accompagnata dal segno delle guarigioni.
Nel corso della storia, l’opera di soccorso e di sollecitudine verso i sofferenti e le vittime delle molte povertà cresce nella Chiesa di pari passo con il diffondersi dell’annuncio evangelico. E, nel tempo, l’impronta caritativa acquistò sempre maggiore importanza, oltre a consolidare una configurazione operativa ed organizzativa in grado di rispondere in modo soddisfacente ai bisogni dei molti “debiles”. Inoltre, eminenti figure di santi contribuirono a far sì che l’aspetto caritatevole s’integrasse con quello terapeutico, affinché coloro che assistevano gli infermi affinassero i loro requisiti professionali pur conservando quelli umani e religiosi.

La storia mostra che quando l’intervento dello Stato in campo assistenziale era quasi assente, la Chiesa ha assicurato la sua presenza attraverso l’opera di innumerevoli istituzioni socio-sanitarie nelle aree più difficili e più problematiche della società.
La pastorale della sanità è dunque la risposta evangelizzante che la Chiesa, sacramento di salvezza, offre a chi è malato o disabile e a coloro che, in vari modi, se ne prendono cura.
Per raggiungere questi obiettivi sono insufficienti i documenti del Magistero, la buona volontà di pochi “addetti ai lavori” (cappellani, religiosi/e, operatori pastorali…), i centri accademici di formazione…; è urgente che l’impegno sia assunto come incombenza da tutta la comunità cristiana nella varietà dei suoi membri. Ogni battezzato deve percepire ed attuare il comando di Gesù: “Annunciate il regno di Dio, curate gli infermi” (Lc. 9, 2), essendo un “soggetto primario” della pastorale della sanità in tutte le sue diramazioni.

L’Ufficio Pastorale è organizzato anche a livello regionale con funzione di raccordo, studio, indirizzo e condivisione tra le Diocesi del Lazio, le quali si incontrano in maniera ripetuta e itinerante.

 L’Ufficio è un’identità risorgimentale in cammino verso un Nuovo Umanesimo.

Oltre l’era post uomo.

Localmente ri-nasce su input del Vescovo Mons. Lino Fumagalli nel settembre 2018 per rispondere in maniera particolare alla domanda di salute. Dopo la nomina del Direttore, il cui decreto è depositato presso l’Ufficio Nazionale della Pastorale della Salute CEI, l’Ufficio si è reso subito presente nella corrispondente Consulta Regionale e negli incontri/studio itineranti nelle varie Diocesi laziali: Rieti 30.10.2018, Latina 25/09/2018, Consulta 29.01.2019 guidata da Mons. Paolo Ricciardi è stata in visita a Viterbo, Civitavecchia  02/04/2019, Roma (chiusura in Vicariato) 17.06.2019. Oggi muove su due fronti: il pensiero e l’azione, ancorati entrambi all’A.T. Genesi (4,10) del Vangelo, con lo sguardo rivolto anche ad altre confessioni e a chi è ateo (allo scopo è stato concepito e presentato in Roma un documento: Il Manifesto interreligioso) e sull’esortazione di Papa Francesco Motu Proprio “Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale” 2016.




«Predicate il Vangelo e curate i malati». La comunità cristiana e la pastorale della salute

L’esigenza di un documento sulla pastorale della salute, in continuità con quello pubblicato nel 1989 a cura della Consulta Nazionale per la pastorale della sanità, era avvertita già da tempo davanti ai mutamenti in atto in ambito socio-culturale, nel mondo sanitario e nella pastorale. L’occasione per dare attuazione a tale intendimento è stata l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che si è svolta in Assisi nel novembre 2005. La riflessione sviluppata dai vescovi sul tema della cura pastorale delle situazioni di sofferenza suscitate dalla malattia ha fatto emergere proposte significative. La presente Nota ne raccoglie gli elementi salienti, nella consapevolezza del compito della Chiesa, «chiamata a manifestare l’amore e la sollecitudine di Cristo verso quanti
soffrono e verso coloro che se ne prendono cura»…

Predicate il vangelo e curate i malati




La pastorale della salute nella Chiesa Italiana (1989)

Linee di pastorale sanitaria

La consulta nazionale per la pastorale della sanità fin dai suoi primi incontri ha ritenuto opportuno stendere una nota con dette linee operative per un cammino. I contributi sono venuti dai suoi membri, anche tramite le consulte regionali. Dico grazie a quanti hanno collaborato in spirito di servizio. Due motivazioni sono state alla base degli orientamenti: ricordare all’intera chiesa italiana la sua missione verso chi è nel dolore e dare umile testimonianza del valore della vita anche quando è provata dalla sofferenza…

La Pastorale della Salute nella chiesa Italiana 1989