Celebrata la Festa di Santa Rosa: mercoledì 4 settembre la Solenne Messa presieduta dal Vescovo
La celebrazione eucaristica del 4 settembre in cui Viterbo ricorda il giorno della traslazione del corpo dal cimitero di Santa Maria in Poggio all’attuale monastero (4 settembre 1258) quest’anno si è svolta nella basilica di San Francesco alla Rocca a causa dei recenti crolli degli affreschi della cupola del Santuario di Santa Rosa.
Alla celebrazione ha preso parte anche il Vescovo emerito Mons. Lino Fumagalli, i sacerdoti e parroci della città insieme alle autorità civili e militari del territorio.
Una presenza massiccia di fedeli e devoti che in questo giorno (4 settembre) hanno voluto pregare e sostare davanti al cuore e al corpo incorrotto della loro santa Patrona.
“Rosa ci abitua a saper trovare il modo opportuno di tenere alti i valori pur cambiando le circostanze”. Una bussola per orientarsi. “La vigilanza del cuore”, ha indicato ai fedeli il Vescovo Piazza nell’omelia. Un cuore, il proprio, su cui “ciascuno di noi deve interrogarsi. Interrogarsi sulle condizioni in cui vive”.
L’esempio è Rosa, e la sua vita. Un esempio da seguire. “Con i piedi ben piantati a terra – aggiunge mons. Vescovo – e gli occhi che guardano in prospettiva“.
Il Vescovo nell’omelia ha fatto cenno ai recenti episodi accaduti in città prima della festa di Santa Rosa: “Sono segni che non possono lasciarci indifferenti – ha sottolineato il Vescovo.
Una solenne celebrazione animata dal Coro della Cattedrale diretta da don Roberto Bracaccini alla presenza anche dei religiosi e degli ordini cavallereschi.
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