Decreto sui Padrini e Madrine

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Fa parte di una secolare tradizione della Chiesa che un padrino e/ o una madrina accompagnino il battezzato e il cresimato perché gli siano di aiuto nel cammino di fede. Per questo si richiede che siano «credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo-battezzato» (CCC, 1255). «Il loro compito è una vera funzione ecclesiale» (ibid.).

Al riguardo, anche il Codice di Diritto Canonico richiede che il padrino e/ o la madrina

«conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume» (can. 874 §3) e che «si comporti come vero testimone di Cristo e adempia fedelmente gli obblighi inerenti allo stesso sacramento» (can. 892).

L’attuale mutato contesto socio-ecclesiale ci richiede, però, un coraggioso discernimento per verificare e, se necessario, ripensare tanti aspetti delle nostre prassi pastorali, perché ora non ci serve una “semplice amministrazione”, ma è necessario disporsi in un “stato permanente di missione” (cfr. EG 25).

Alla luce di questo, dopo una riflessione e un confronto con il Consiglio Presbiterale e con il Presbiterio riunito in assemblea, si è ritenuto opportuno rivedere la prassi della presenza del padrino e della madrina nei Sacramenti del Battesimo e della Confermazione.

 

 2020_Decreto sui Padrini