Indicazioni Pastorali 2020-2021

Comunità in cammino, in ascolto e creativa

1- Miei cari Sacerdoti e fedeli tutti della Chiesa di Viterbo, con il prossimo mese di settembre inizieremo il nuovo Anno Pastorale, un anno che si presenta difficile, all’insegna dell’incertezza e della precarietà.

Che cosa fare?

2 – Riprendiamo in mano le Indicazioni Pastorali (IP) dell’anno passato 2019-2020. Sono estremamenteattuali: leggere con attenzione e amore la situazione attuale; porci in ascolto di quello che lo Spirito ci dice e individuare un cammino pastorale concreto; leggere insieme alla Comunità parrocchiale (famiglie, operatori pastorali, assemblea dei fedeli) la situazione che stiamo vivendo e insieme porci in ascolto del Signore. È il cammino sinodale che ci siamo impegnati a vivere, iniziando un processo di discernimento comunitario.

3 – La pandemia che ha bloccato le nostre attività e la nostra vita personale e comunitaria, vediamola, con gli occhi dello Spirito, non come un limite ma come un’opportunità per verificare il nostro agire pastorale e soffermiamoci su ciò che è essenziale.

4 – Questa lettura e ricerca dell’essenziale va fatta insieme ai nostri fedeli, coinvolgendoli sia nella programmazione sia nella attuazione e nella verifica periodica dei cammini e delle iniziative pastorali. Se la verità è un poliedro con molte facce e non una sfera, solo una ricerca comunitaria e sinodale ci permetterà di individuare la varie facce di un progetto pastorale voluto dal Signore. Particolarmente significativo può essere l’ascolto dei lontani, il sentire ciò che si aspettano dalle nostre Comunità, il percepire come tante nostre attività non esprimono più il desiderio della ricerca di Dio e l’incontro con Lui.

5 – In concreto, che cosa fare?

5.1 – La pandemia ci ha insegnato il bisogno profondo di Dio che ci accompagna nella vita; ci ha fatto toccare con mano l’importanza fondamentale della famiglia-Chiesa domestica e ci ha fatto scoprire forme impensate di solidarietà, vicinanza e condivisione con gli anziani, con i poveri, con gli scartati.

5.2 – Riprendiamo a settembre l’incontro con i fanciulli e i ragazzi, i grandi assenti nelle nostre assemblee domenicali dopo la riapertura delle chiese e delle Celebrazioni. È importante, è essenziale, aiutarli e sostenerli a incontrare il Signore nella preghiera personale, nel sacramento della Riconciliazione e nella partecipazione all’Eucaristia domenicale. Questi momenti sono più importanti degli incontri di catechesi e vanno privilegiati.

5.3 – Facciamo fare ai nostri fanciulli un’esperienza positiva di Comunità accogliente, inclusiva, capace di far festa e di infondere speranza. Tutto questo ci chiede una grande creatività pastorale, trovando in ogni Parrocchia collaboratori e disponibilità concrete, valorizzando le possibilità che ogni Parrocchia offre e programmando percorsi nuovi, vincendo l’atteggiamento del “si è sempre fatto così”. Comunità creative che individuano percorsi nuovi di formazione; coinvolgimento dei singoli gruppi e dei genitori nelle varie celebrazioni domenicali. Proposta di fine settimana formativi, con momenti di preghiera personale, formazione, condivisione, momenti di svago e celebrazione comunitaria. Se ci poniamo in ascolto delle nostre Comunità, non mancheranno proposte significative per rendere questo tempo un’opportunità di rinnovamento e di crescita.

6 – Una particolare attenzione va riservata alle famiglie.
La pandemia ci ha fatto toccare con mano che quando la famiglia è ben formata, la casa diviene una piccola chiesa domestica, dove ci si incontra per pregare, partecipare all’Eucaristia attraverso i social e seguire la vita delle proprie comunità parrocchiali. Le lodevoli iniziative di alcune Parrocchie di raggiungere via social i propri ragazzi ha trovato ascolto e partecipazione, soprattutto se la famiglia condivideva e sosteneva questi momenti di formazione dei propri ragazzi. È fondamentale, soprattutto come segno eloquente e attraente, proporre alle famiglie momenti di incontro, condivisione e formazione. È preferibile offrire una intera giornata propositiva e positiva con momenti anche di gioco e di festa con i propri figli. Un piccolo gruppo di famiglie potrebbe divenire un segno attraente per molte altre famiglie. Le piccole Parrocchie potrebbero unirsi per riunire le famiglie disponibili a questi momenti di formazione. Per i nostri giovani, anche se pochi, possiamo offrire mensilmente un incontro di Adorazione, la Lectio Divina e la possibilità di ricevere il sacramento della Riconciliazione. Riprendiamo la visita agli anziani e ai malati con particolare attenzione alle Case di Riposo presenti in Parrocchia.

7 – Le difficoltà economiche che il Covid-19 ha generato, continueranno e aumenteranno, purtroppo, nei prossimi mesi. Molti hanno perso il lavoro, alcune attività hanno chiuso, altre si prevede che chiuderanno. Aumenteranno così i poveri e i bisognosi, non solo stranierei, ma anche molti italiani. Attualmente, con il sostegno dei Comuni, della CEI e di alcune imprese e supermercati, abbiano in parte soccorso e aiutato questi nuovi poveri. L’autunno alle porte si presenta particolarmente difficile. Le nostre Comunità dovranno farsi carico di queste nuove povertà, coinvolgendo il maggior numero di persone per far fronte alle nuove emergenze. Anche qui la sensibilità e la creatività pastorale ci aiuteranno sia nella lettura della non facile situazione, sia nel venire incontro alle esigenze fondamentali dei nostri fedeli più indifficoltà.

8 – Concludendo … riprendiamo in mano le Indicazioni Pastorali 2019-2020 e alla luce di queste semplici riflessioni poniamoci in ascolto della realtà e della situazione nuova che si è creata; leggiamole con gli occhi dello Spirito come opportunità pastorale e insieme con le nostre Comunità individuiamo un percorso pastorale possibile, che miri all’essenziale e aiuti ad un forte senso di appartenenza e responsabilità di tutti i componenti delle nostre Parrocchie.

Parteciperò, nel mese di ottobre, alle Riunioni Vicariali per verificare con i nostri sacerdoti il cammino da intraprendere.

Allego alcuni sussidi per leggere la situazione attuale e cercare di comprendere i “segni dei tempi” per il nostro cammino di Chiesa.

Invoco su tutti la Benedizione del Signore e la materna protezione di Maria.

Viterbo, 22 agosto 2020
Memoria di Maria Regina

LINO FUMAGALLI
Vescovo

 Indicazioni Pastorali 2020-2021




Mostra Storico-Documentaria: “Testimoni di Fede in Terra della Tuscia” dal 28 agosto al 13 settembre presso il Monastero di S. Rosa

Venerdì 28 agosto alle ore 17.00 il Vescovo Lino inaugurerà la mostra Storico-Documentaria: “Testimoni di Fede in Terra della Tuscia”. La mostra è promossa dalla Diocesi di Viterbo con l’ICET e in collaborazione con la Fondazione Carivit.

Due “Testimoni” ci hanno lasciato di recente: il viterbese di nascita Mons. Dante Bernini, già Vescovo emerito di Albano e il viterbese di adozione e di scelta Mons. Lorenzo Chiarinelli, già Vescovo emerito di Viterbo. Ora riposano in pace, uno accanto all’altro, nella Basilica di Santa Maria della Quercia. A loro L’ICET  vuole dedicare la mostra di quest’anno, in attesa di preparare un’occasione per ricordare come meritano la vita e l’opera di questi Vescovi esemplari.

Sarà possibile visitare la mostra, presso il Monastero di Santa Rosa, dal 28 agosto al 13 settembre, dalle ore 9.30 -12.30 e dalle 15.30 – 19.30. Il 4 settembre orario continuato.




Festa SANTA ROSA 2020

Ecco il programma della festa religiosa in onore di Santa Rosa patrona della Città di Viterbo. Il covid non ferma l’amore e la devozione che ognuno potrà rivolgere alla piccola santa che sara’ esposta per tutto il tempo della festa all’interno del monastero e che ognuno (rispettando le norme di sicurezza e sanitarie) potrà venerare e pregare. Non ci sarà la processione con il cuore (2 settembre) e nemmeno il trasporto della Macchina (3 settembre). Il Santuario rimarrà aperto secondo gli orari indicati per accogliere quanti vorranno venerare il corpo di Santa Rosa. Il Pontificale presieduto dal Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli nel giorno della memoria liturgica (4 settembre) sara’ trasmesso in streaming e social sui canali diocesani indicati in locandina. Durante la novena di preparazione alla festa saranno tutte le parrocchie della città ad animare la preghiera e la celebrazione della messa all’interno del Santuario. A tutti l’augurio di vivere quest’anno seppur diversa una autentica festa di Santa Rosa.

Locandina – Festa Santa Rosa 2020




DON TITO MONANNI È TORNATO ALLA CASA DEL PADRE, IL CORDOGLIO DELLA DIOCESI

“Non ho visto mai un pessimista che abbia concluso qualcosa di bene”, diceva Papa Giovanni. E don Tito – che oggi pomeriggio presso la Clinica Salus a Viterbo all’età di 88 anni ha concluso il suo pellegrinaggio terreno – ha fatto tanto bene nella sua lunga vita sacerdotale proprio perché invece era l’ottimismo in persona. Ottimismo e allegria: questi erano i lati più belli della sua persona e del suo essere prete, non semplicemente espressione della sua indole naturale, ma frutto di un lavoro interiore che lo ha portato sempre a benedire la vita e a vedere il bene in ogni persona e in ogni situazione. Don Tito è stato il prete del dialogo, che ha saputo avvicinare tutti, ha voluto parlare con tutti, di tutti ha voluto essere amico. È stato il prete del sorriso, dalla battuta pronta, capace di comunicare serenità in chiunque lo incontrava. È stato il prete della disponibilità, per tutti, sempre. “La vita è bella, ed è bello essere prete”. Tante volte abbiamo sentito dalla sua bocca questa espressione. E questa bellezza don Tito l’ha saputa trasmettere durante tutto il suo ministero sacerdotale iniziato il 28 giungo 1956, che lo ha visto Vicario Parrocchiale e Parroco in vari Paesi della Diocesi (Acquapendente, Vetralla, Piansano, Blera, Grotte di Castro…), Vicario Episcopale per il Laicato, per anni Confessore al Santuario del SS. Crocifisso di Castro, Cappellano delle Monache del Monastero di Ischia di Castro, suo paese natale, e Assistente unitario dell’Azione Cattolica. Questa è stata da sempre la sua passione più grande, per essa ha lavorato a livello diocesano, regionale e nazionale, con una generosità e una convinzione tutta particolare, consapevole della necessità della promozione di un laicato maturo e impegnato a vivere l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità. Con don Tito se ne va una figura significativa nel nostro Presbiterio. Un prete benvoluto da tutti, che ha amato questa nostra Diocesi, di cui si è sempre sentito parte attiva e responsabile. Bruce Marshall, nel suo bellissimo romanzo Ad ogni uomo un soldo, abbozza questo ritratto di un prete: “Era un brav’uomo e amava il Signore, ma lo amava senza ridere”. Come a dire che gli mancava una dimensione fondamentale. Don Tito è stato un uomo e un prete bravo, che ha amato e ha insegnato ad amare il Signore sempre col sorriso sul volto. E il sorriso non si improvvisa, perché è un’arte che esige un lungo apprendistato. La sorgente del sorriso sta dentro, in profondità. Il Vescovo Lino, il Presbiterio e l’intera Chiesa locale, mentre ringraziano il Signore per l’esempio di vita sacerdotale e di amore alla Chiesa che don Tito ci lascia, lo affidano a Lui perché gli conceda di entrare nella Sua casa dove per sempre “la nostra bocca si aprirà al sorriso e la nostra lingua si scioglierà in canti di gioia” (cfr. Sl 125,2). 13 agosto 2020

don Luigi Fabbri

Vicario Generale




VITERBO SALUTA IL VESCOVO LORENZO CHIARINELLI Commozione e partecipazione per i funerali del Vescovo emerito

Questo pomeriggio la Basilica della Madonna della Quercia era gremita di fedeli, sacerdoti e vescovi per dare l’ultimo saluto a Mons. Lorenzo Chiarinelli vescovo emerito di Viterbo scomparso lo scorso 3 agosto. Dal 2011 dopo la rinuncia per limiti di età si era trasferito a Rieti sua Città natale che questa mattina l’ha salutato con affetto e riconoscenza durante i funerali celebrati da Mons. Domenico Pompili. Quella di Mons. Chiarinelli è’ stata una vita spesa per la ricerca di Dio attraverso la sua passione per la lettura, lo studio e la ricerca continua. Voleva che tutti potessero nella propria vita ricercare il Dio per il quale aveva dato la vita nel sacerdozio e nell’episcopato attraverso i molteplici servizi all’interno della Chiesa Italiana. Una lunga vita vissuta nello stile di un pastore attento e premuroso come anche Mons. Lino Fumagalli lo ha ricordato nella omelia durante i funerali. Nei 14 anni trascorsi come Vescovo di Viterbo ha sempre richiamato l’impegno di ciascuno e della chiesa con la metafora che la vita è un cammino. Una chiesa in cammino è’ stato sempre il suo filo conduttore che ha accompagnato passi e tappe della diocesi attraverso numerose pubblicazioni e testi per la catechesi. “Un uomo, il vescovo Lorenzo – come lo ha ricordato mons. Fumagalli durante l’omelia – appassionato di una chiesa che non si lascia appiattire dal presente, ma è profetica, guarda al futuro, al suo piano di salvezza e cerca di realizzarlo con coraggio”. Il Vescovo Lino a nome dell’intera Diocesi di Viterbo ha detto grazie al Signore per il dono del Vescovo Lorenzo. “Un grazie, dice Mons. Fumagalli, che porta a ricordare e rivivere il suo insegnamento”. La presenza numerosa di tanti confratelli Vescovi e sacerdoti ha testimoniato la gratitudine e la riconoscenza per la persona del Vescovo Lorenzo esempio luminoso e lungimirante, attento e accogliente. La Chiesa di Viterbo ti dice grazie Vescovo Lorenzo e con le parole del vicario generale don Luigi Fabbri (per 14 anni suo segretario particolare) “ora ti affida all’abbraccio di Dio che tanto hai amato e ricercato”.

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Svolti questa mattina a Rieti i funerali di Mons. Lorenzo Chiarinelli. Oggi pomeriggio alla Quercia i funerali per la Chiesa di Viterbo

Questa mattina si sono svolti a Rieti i funerali del Vescovo Lorenzo Chiarinelli emerito di Viterbo. A presiedere la celebrazione in piazza davanti la Cattedrale, Mons. Domenico Pompili vescovo di Rieti alla presenza di numerosi vescovi delle diocesi del Lazio fra cui il Cardinale Petrocchi Giuseppe arcivescovo de L’Aquila e amici del Vescovo Lorenzo insieme a tanti sacerdoti, fedeli e autorità che riempivano la piazza Cesare Battisti. Il Vescovo Pompili ha aperto la celebrazione ricordando che il luogo scelto per salutare il Vescovo Lorenzo rispecchia la sua profonda convinzione di “una Chiesa tra la gente…”. Una celebrazione segnata dalla tristezza ma dalla certezza di una vita che va oltre questa vita e che il Vescovo Lorenzo ha sempre insegnato. Nell’omelia Mons. Pompili ha tracciato la figura del buon Pastore “aperto a donare sempre la vita per il gregge, e Mons Lorenzo non è stato mercenario ma autentico pastore perché nel suo servizio episcopale nelle varie chiese che ha servito è stato sempre capace di ascolto”.

Nel pomeriggio alle ore 15 la salma del Vescovo Chiarinelli arriverà a Viterbo nella Basilica della Quercia e alle ore 17 il Vescovo Lino Fumagalli celebrerà i funerali per la chiesa di Viterbo che ha servito per 14 anni dal 1997 al 2011. Dopo il rito funebre sara’ sepolto nel sepolcro dei Vescovi all’interno della Basilica della Quercia.

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Il Vescovo emerito della Diocesi Mons. Lorenzo Chiarinelli alla Casa del Padre

Ieri sera lunedì 3 agosto, alle 22.20, nella sua abitazione a Rieti, il Vescovo Mons. Lorenzo Chiarinelli ha concluso la sua esistenza terrena all’età di 85 anni. Sacerdote e Vescovo di profonda cultura e intensa vita spirituale, con Lui se ne va una guida esemplare e un maestro insuperabile di vita e di amore alla Chiesa. Fu ordinato sacerdote a Rieti il 15 settembre 1957. Dopo aver conseguito la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, con specializzazione presso la Pontificia Università Lateranense, ha svolto numerosi compiti a Rieti come insegnante di Religione, di Filosofia, di Etica e di Antropologia culturale, come Responsabile di numerosi Uffici e come Vicario Generale. A livello nazionale è stato dal 1967 Vice Assistente della FUCI e, successivamente, del “Movimento dei Laureati” e del rinnovato “Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale” (MEIC). Per 15 anni è stato docente di Patristica e Letteratura Cristiana presso l’Istituto di Catechesi Missionaria della Pontificia Università Urbaniana (Roma). Consacrato Vescovo nel 1983, ha retto la Diocesi di Sora- Aquino-Pontecorvo fino al 1993, quando è stato trasferito alla Diocesi di Aversa (1994-1997). Nel 1997 fu nominato Vescovo di Viterbo. Durante il suo episcopato, nella Conferenza Episcopale Italiana ha ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede e la Catechesi conducendo la verifica e la redazione definitiva del “catechismi” della CEI. È stato membro della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo e Presidente del Comitato Scientifico Organizzatore delle Settimane dei Cattolici Italiani. In questa veste ha condotto nell’ottobre 2004 la 44° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema “Democrazia: nuovi scenari –nuovi poteri”. Per la Santa Sede è stato membro della Congregazione dei Vescovi e membro della Congregazione per le Cause dei Santi. Fece il suo ingresso a Viterbo il 04 ottobre 1997 e ha guidato questa nostra Chiesa per 14 anni, fino al febbraio 2011, quando presentò le dimissioni per raggiunti limiti di età. Fu l’artefice della Visita Pastorale del Papa Benedetto XVI a Viterbo e Bagnoregio il 06 settembre 2009. Il suo episcopato nella nostra Diocesi è stato generoso e appassionato, il suo magistero ricco e illuminato, con una particolare attenzione all’impegno di educazione nella fede. Scriveva: “C’è una mentalità da cambiare, c’è una prassi da rinnovare, c’è un itinerario da tracciare con lucidità e competenza e da percorrere con coerenza e tenacia … Tocca a noi annunciare, proporre, incarnare nell’oggi la novità dell’evangelizzazione, della catechesi, della celebrazione, della testimonianza che l’esperienza di fede, antica e sempre nuova, possiede … Anche se la strada sembra più lunga, più impegnativa, più faticosa non tiratevi indietro: la meta è una vita cristiana più seria, più vera, più autentica…”. Con la nostra Chiesa ha mantenuto sempre un legame stretto di affetto e di amicizia, e non sono mancate numerose occasione in cui in questi anni lo abbiamo visto tornare tra noi per incontri e celebrazioni. Salutando la nostra Chiesa nel 2011, ci consegnò una breve e intensa lettera. In questo momento, in cui il saluto si fa definitivo in attesa di rivederci in cielo, è bello riascoltare le sue parole: “È giunto il momento del saluto… Il saluto di chi parte non ha bisogno di molte parole… E dal cuore, dove si coltiva “l’essenziale che è invisibile agli occhi”, sento in questo momento zampillare un’onda che grida: Questa Chiesa l’ho amata!… Dirvi questo, con sincerità e umiltà, mi basta. E lo dico a tutti… Vivete, amate la Chiesa! … Anche se dovesse portare il segno degli anni; se avesse il volto rugoso, le vesti consunte, i passi incerti… Ma nel suo cuore c’è sempre Dio! Anzi, Dio è il suo cuore!… Amate questa Chiesa viterbese con la sua storia e la sua geografia, con la sua arte e la sua santità, le sue memorie e le sue speranze…. Amatela come una Madre, una sorella, una figlia… Vi abbraccio ad uno ad uno e tutti benedico con amore”. È la consegna che ci lascia. È l’impegno che vogliamo prendere. Il Vescovo Lino, il Presbiterio e l’intera comunità ecclesiale di Viterbo si stringono con affetto intorno ai familiari del Vescovo Lorenzo, ringraziano il Signore per averlo avuto pastore, amico e padre e lo affidano all’amore infinito di Dio perché “lo ammetta a godere la luce del Suo volto”. Nella giornata di domani verrà indicato il giorno e l’ora delle esequie.

Le esequie domani 5 agosto ore 11.00 a Rieti e alle ore 17.00 a Viterbo presso la Basilica della Quercia presieduti dal Vescovo Mons. Lino Fumagalli. La salma di Mons. Chiarinelli sarà poi tumulata nel sepolcro dei Vescovi all’interno della Basilica di Santa Maria della Quercia.

Don Luigi Fabbri

Vicario Generale