Parole in Prospettiva: questa sera ore 21.00 puntata dedicata al “tema sicurezza”

Questa sera alle ore 21.00 sui canali social della Diocesi, la puntata della trasmissione “Parole in Prospettiva” condotta dal Vescovo. La puntata sarà dedicata sul “tema sicurezza” con i rappresentanti della Procura della Repubblica, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza.




Chiese Aperte, valorizzazione degli Edifici di Culto

CHIESE APERTE, VALORIZZAZIONE DEGLI EDIFICI DI CULTO
Questa mattina la conferenza stampa in curia per la presentazione del progetto.

Il progetto “Chiese Aperte”, nasce dalla volontà di rendere fruibili alcuni edifici di culto che normalmente restano chiusi per esigenze di sicurezza.
Le chiese più antiche sono scrigni di tesori d’arte, al loro interno sono conservati dipinti, scature, ecc. che sono l’espressione di una fede di comunità vive che, spesso nel corso dei secoli, si sono stratificate attraverso diverse espressioni artistiche. L’esigenza di tutela suggerisce però di non rendere accessibili gli edifici per timore di furti o di azioni vandaliche (ricordate il polittico di S.Giovanni in Zoccoli…).
L’Ufficio Nazionale Beni Culturali ed Edilizia della Conferenza Episcopale Italiana, prevede la possibilità di utilizzare i fondi dell’8/mille alla Chiesa Cattolica, ai fini di tutela e valorizzazione di questi beni artistici.
La nostra Diocesi si impegna ogni anno, con tali fondi, per la realizzazione e l’efficentamento dei sistemi antintrusione e videosorveglianza, ….. ma la soluzione non è la “blindatura” di chiese ed opere! Pertanto, sempre tramite i fondi 8/mille, si sta realizzando il progetto “chiesa aperte”.
Il progetto prevede la collaborazione dell’Associazione di Volontario “Emmaus”, alla quale hanno aderito giovani e meno giovani, e che garantiranno l’apertura in alcuni giorni della settimana. Durante l’apertura della chiesa i volontari potranno fornire indicazioni sull’ubicazioni delle opere e distribuire dei piccoli depliants illustrativi.
Per questo primo anno si prevede l’apertura di 5 chiese nella città di Viterbo e, già dal prossimo anno di altre due… poi si spera di potere attivare tale operazione anche ad altri paesi della Diocesi.
L’apertura delle chiese, non ha meri fini turistici (attività che esula da quella propria degli Enti Ecclesiastici), ma soprattutto e rivolta ai cittadini della città, ai fedeli che desiderano riscoprire e vivere la memoria di storia e di fede che permea questi antichi edifici dove si sono ritrovate le comunità parrocchiali nel corso dei secoli.
Alla conferenza stampa sono intervenuti don Massimiliano Balsi vicario episcopale per la cultura, formazione e tradizione; Ing. Santino Tosini direttore ufficio beni culturali; Sabrina Casini referente associazione emmaus. Erano presenti anche alcuni giovani volontari dell’associazione emmaus che presteranno il loro servizio di accoglienza, Giampaolo Serone responsabile di Acheoares. Ha moderato la conferenza don Emanuele Germani direttore ufficio comunicazioni sociali.
Al termine sono stati presentati anche i depliant che saranno disponibili nelle 5 chiese aperte sabato 9 e 10 e 16 e 17  dicembre.

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GMG Diocesana con i giovani della diocesi e il nostro Vescovo

GMG Diocesana con i giovani della diocesi e il nostro Vescovo Orazio Francesco Piazza.
L’incontro si è svolto ieri, sabato 25 novembre in modo itinerante dal centro della città di Viterbo fino al Santuario cittadino della Madonna Liberatrice.
L’iniziativa è stata organizzata dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile della Diocesi.

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A Viterbo il nuovo Polo Sociale: inaugurato negli ambienti della Caritas Diocesana

Si è svolto oggi, nella sala Mendel del convento della SS. Trinità a Viterbo, il convegno “La comunità che accoglie, azioni innovative e politiche sociali a supporto della fragilità”, organizzato dalla Caritas diocesana e dalla Diocesi di Viterbo.
Ad aprire i lavori è stato il direttore Caritas Luca Zoncheddu che, dopo aver chiarito come l’occasione di incontro sia funzionale a tessere ed “abitare” le relazioni per sostenere le nuove fragilità, ha restituito un quadro dei servizi e delle progettualità portate avanti sul territorio: dalla mensa sociale Manna al dormitorio Tenda, dal progetto Policoro a Snodi, dagli Orti Solidali a Prendersi Cura fino ad arrivare al Centro di ascolto e al Polo sociale. Zoncheddu ha tuttavia rimesso all’attenzione di tutti dei dati allarmanti sulla povertà e sulla fragilità in generale, facendo peraltro presente che il sistema Caritas, basato sulla rete dei volontari in prima linea, non riesce più a rispondere al crescente bisogno territoriale e che, quindi, senza un sostegno concreto da parte delle istituzioni (tanto in termini economici quanto in termini di produzione di buone politiche) l’offerta di servizi fondamentali per la comunità non potrà più, a breve, essere garantita. La domanda di Zoncheddu ai rappresentanti istituzionali è stata molto diretta: “questi servizi servono o non servono? Perché se servono abbiamo bisogno di co-progettare insieme a voi e di avervi concretamente al fianco nel proseguire queste opere segno intenzionali finalizzate alla costruzione condivisa di una comunità che sappia superare l’assistenzialismo e quindi accogliere, se invece pensate che non servano faremo un passo indietro, consegnandovi la totale responsabilità di una comunità in grande sofferenza”.
E proprio sul tema della comunità ha insistito il vescovo Orazio Francesco Piazza, chiarendo che una comunità per crescere e prosperare deve innanzitutto sentirsi tale, superando l’atteggiamento generalizzato di indifferenza verso il prossimo, comportamento che isola e acuisce le fragilità. “La comunità -dice monsignore- è fatta dall’armonia delle differenze”. Citando Isaia, il vescovo ha ricordato a tutti che bisogna mettere le mani in mezzo ai rovi, tra le spine, per far spazio al germoglio che ci nasce dentro, perché questo germoglio altro non è che futuro della comunità stessa. Bisogna quindi esercitare la carità, grazie alla quale esercitiamo anche l’amore e la responsabilità personali, producendo al contempo ricchezza collettiva e tutela della dignità umana.
Sono state poi presentate delle slide significative relative all’impatto delle “opere segno” (cioè i servizi offerti alla collettività) sul territorio e mostrati numeri preoccupanti sulla dimensione del disagio e della fragilità sociali.
Al termine della proiezione, ha preso la parola il prefetto di Viterbo Gennaro Capo, il quale si è impegnato in prima persona per supportare il cammino di Caritas, riconoscendo nel suo operato un valore altamente funzionale e indispensabile anche per la Prefettura, giacché la presa in carico delle persone più fragili riduce anche le problematiche connesse all’ordine e alla sicurezza pubbliche.
L’assessore alle politiche sociali del Comune, Patrizia Notaristefano, ha voluto invece informare che a palazzo dei Priori si sta già lavorando per la costruzione di una rete di contrasto allo spreco alimentare (con tutte le implicazioni connesse) che coinvolge tanti attori territoriali e che sarà funzionale anche all’elaborazione del Piano sociale di zona 2024-2026.
Luisa Ciambella, consigliera comunale, si è invece assunta il personale impegno di proporre un ordine del giorno a tutti i colleghi seduti con lei nella sala del Consiglio per stabilire, all’interno del bilancio, una percentuale progressiva di sostegno alle attività di Caritas, convinta che i neanche 200 mila euro attuali, per tutto il sociale e il mondo del Terzo Settore, oggi non siano sufficienti a coprire le necessità delle persone con svantaggio sociale e economico.
Il consigliere regionale Enrico Panunzi, dal canto suo, ha ribadito con forza che, anche dai banchi dell’opposizione, farà quanto possibile per affiancare la Caritas in questo cammino, aggiungendo che è necessario costruire un esercito di pace senza armi, nel quale tutti siano capaci di aspettare il passo dell’altro per un cammino significativo e teso al benessere complessivo.
Gli interventi istituzionali si sono conclusi con la consigliera Alessandra Troncarelli che, ricordando le politiche e le risorse destinate al sociale durante la sua esperienza in giunta regionale, ha voluto mettere l’accento sulla necessità di partire dalle cose più semplici per uscire da questo drammatico stallo. Si è quindi fatta promotrice di una mappatura comunale sul sociale, per evitare duplicati di prese in carico da parte delle varie associazioni, con conseguente utile reimpiego di risorse.
All’incontro pubblico hanno partecipato chiaramente anche cittadini e rappresentanti del Terzo Settore, tra i quali Martino Rebonato del Ceis e Sergio Giovangnoli di Arci che hanno preso la parola apportando un qualificato e puntuale contributo al confronto, e Sara De Luca della Fai Cisl che ha confermato il prosieguo della collaborazione con Caritas per garantire la tutela sociale del territorio e di tutti coloro che lo abitano, senza alcuna distinzione.
L’assemblea si è quindi spostata, come da programma, al Centro di ascolto diocesano in via Santa Maria in Volturno, per la benedizione del luogo da parte del Vescovo e l’inaugurazione della mostra fotografica del laboratorio tenutosi nel 2022 sotto la guida di Cristiano Morbidelli. Tutte le foto sono state scattate a San Faustino, con la precisa intenzione di cogliere la quotidianità e la vitalità di un quartiere in fermento, di rendere visibile la città invisibile e di celebrare un quartiere troppo spesso abbandonato e mal rappresentato all’esterno.
La mattinata si è quindi conclusa alla mensa sociale Caritas in via San Leonardo 1, dove dopo la benedizione del Vescovo Piazza ci si è riuniti per la condivisione di un pasto caldo nel segno della solidarietà.

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La Diocesi piange Don Luigi Farnetti

LA DIOCESI PIANGE DON LUIGI FARNETTI
La nota della Curia Vescovile di Viterbo

Ricoverato all’Ospedale Belcolle nel pomeriggio di ieri per un improvviso malore, è morto ieri sera don Luigi Ugo Farnetti, da 23 anni Parroco di Lubriano.
Nativo di Oriolo Romano, aveva compiuto 80 anni il 28 agosto scorso.
Era stato ordinato sacerdote il 06 Luglio del 1969. Dopo varie esperienze pastorali, aveva iniziato il suo ministero nella Diocesi di Viterbo il 01 ottobre del 2000, subentrando a don Duilio Ceccariglia nella guida della comunità parrocchiale di Lubriano.
Ha portato avanti il suo ministero con fedeltà e dedizione, con il suo stile umile e discreto.
La sua morte improvvisa lascia tutti sgomenti. Ma la luce della fede lenisce il dolore del distacco da un sacerdote buono, sempre disponibile all’ascolto, di grande preghiera. La forte devozione alla Madonna e l’amore profondo a Gesù Eucaristia sono stati il cardine della sua vita sacerdotale.
La nostra Chiesa Diocesana – con il Vescovo Orazio Francesco, i confratelli Sacerdoti e i suoi parrocchiani – gli è grata per il bene che ha seminato intorno a lui e si fa vicina ai familiari e a quanti lo hanno avuto come guida negli anni del suo ministero.
Continui dal cielo a pregare per la sua comunità parrocchiale e per questa sua Diocesi che ora, riconoscente, lo presenta al Signore affinché gli conceda il premio riservato ai suoi servi fedeli.
Nella mattinata di domani, 17 novembre, la salma di don Luigi verrà portata nella Chiesa Parrocchiale di Lubriano, dove alle 15.00 il Vescovo Orazio Francesco presiederà la celebrazione esequiale.

Don Luigi Fabbri
Vicario Generale della Diocesi




GMG Diocesana 2023: sabato 25 novembre

Sabato 25 novembre alle ore 9.30 si svolgerà la GMG diocesana “Lieti nella speranza”. Itinerario: Chiesa del Gonfalone, Santa Maria Nuova, Cattedrale San Lorenzo, Parrocchia della Trinità. Ritrovo presso la Chiesa di Sant’Angelo in Spatha a Viterbo.




Messa del Vescovo Piazza per i Vescovi e sacerdoti defunti

“Compattare la nostra realtà ecclesiale attraverso la calce della carità”
Lo scorso giovedì 9 novembre, presso la Basilica della Madonna della Quercia Santuario diocesano mariano, il Vescovo Orazio Francesco ha presieduto la messa in suffragio dei vescovi e sacerdoti defunti della diocesi.
Alla Celebrazione ha preso parte anche il Vescovo emerito Mons. Lino Fumagalli insieme ai parroci e sacerdoti della nostra chiesa locale.
“Nella memoria odierna in cui facciamo memoria dei nostri fratelli che ci hanno preceduto nella vita eterna – ha sottolineato il Vescovo Piazza – siamo chiamati a riflettere sul nostro servizio sacerdotale e ministeriale nella Chiesa.
I nostri fratelli nel sacerdozio sono state pietre scelte, pietre vive che sul fondamento di Cristo hanno compattato la chiesa e l’hanno resa piena dello Spirito di dio con il loro ministero”
La Celebrazione Eucaristica è’ un appuntamento annuale della chiesa locale in memoria di chi ci ha preceduto. “E la memoria di chi ci precede, come ricorda ancora mons. Vescovo, non va sprecata. Il compito di tutti è quello di sfaccettare le pietre usando la calce della carità per far combaciare le pietre”.
Al termine della celebrazione, il Vescovo insieme ai presbiteri e diaconi si sono recati nella cappella dei vescovi all’interno del santuario, dove riposano i vescovi defunti.

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Insegnanti di Religione Cattolica: II° corso di formazione – mese di novembre

Il giorno 25 novembre 2023, dalle ore 15.00 alle 17.30, presso l’Istituto Teologico San Pietro Viterbo, si terrà il secondo incontro di formazione per l’anno scolastico 2023/2024 tenuto da Monica Bergamaschi dal titolo: “Appunti IRC: laboratori di metodologia e didattica”.




Weekend Vocazionale: “Amati così come siamo” da sabato 25 a domenica 26 novembre

Iniziativa vocazionale del Seminario, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Vocazionale e il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile. È il primo incontro dei 4 previsti. Da Sabato 25 ore 17.30 a domenica 26 Novembre ore 16.00
Destinatari sono i ragazzi delle scuole superiori e, volendo, anche universitari. Siamo pregati di far conoscere l’iniziativa e di coinvolgere qualche ragazzo disponibile a porsi seriamente in ascolto del Signore per trovare l’orientamento giusto della vita. Diceva Paolo VI: “Nessuno, per colpa nostra, ignori ciò che deve sapere per orientare in senso diverso e migliore la propria vita”.

Per informazioni:
Don Nicola: 3801411994
donnicolamigliaccio@gmail.com

Seminario Diocesano di Viterbo
Piazza San Lorenzo 1
01100 Viterbo




La giornata a Roma dal Santo Padre con i 600 bambini della nostra Diocesi si è conclusa con la celebrazione eucaristica all’altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro

La giornata a Roma dal Santo Padre con i 600 bambini della nostra Diocesi si è conclusa con la celebrazione eucaristica all’altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro.
Un momento intimo e gioioso dove il nostro Vescovo Orazio Francesco ha tenuto ai bambini una breve catechesi sul Credo e sulla professione di fede che trova nella figura di Pietro la massima espressione di amore e passione.
“Dopo aver incontrato Francesco, siamo venuti da Pietro, per ricevere da lui forza e ispirazione” ha commentato il Vescovo salutando i bambini al termine della celebrazione.
“Mai avere paura – ha sottolineato il Vescovo – anche quando la chiesa, le nostre comunità e la nostra vita sono messe alla prova, perché con noi c’è sempre il Signore che ci sostiene e ci protegge”.
Presenti alla messa anche molti sacerdoti e parroci della diocesi, religiosi e suore con tanti educatori e genitori accompagnatori.
Una giornata curata nei minimi particolari dal servizio diocesano di pastorale giovanile e dai sacerdoti responsabili che ha permesso a tutti di vivere una giornata all’insegna della serenità e della gioia con il Santo Padre e la nostra Chiesa locale.
Poco fa il rientro a Viterbo con il treno messo a disposizione gratuitamente da Trenitalia per la nostra diocesi e per le altre diocesi italiane che hanno preso parte all’ importante incontro odierno.

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