Don Agostino Ballarotto è entrato nella luce di Dio

MORTE DI DON AGOSTINO BALLAROTTO
Il ricordo della diocesi nelle parole del Vicario Generale

Aveva compiuto 90 anni nell’ottobre scorso e ieri, 5 febbraio, all’Ospedale Belcolle di Viterbo, don Agostino Ballarotto ha concluso la sua lunga esistenza, spesa interamente a servizio della Chiesa nei suoi 67 anni di sacerdozio.
Era nato a Montefiascone il 13 ottobre del 1932. Dopo gli studi e la formazione al Seminario Barbarigo e al Regionale de La Quercia, era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1956 da Mons. Luigi Boccadoro.
Nei suoi primi anni di ministero era stato a Piansano, Marta, Grotte di Castro. Poi nell’ottobre del 1954 venne nominato Canonico Coadiutore del Capitolo Cattedrale di Montefiascone. Il 1 novembre del 1968 ecco la nomina a Decano Parroco della Cattedrale di Montefiascone, servizio che porterà avanti per 44 anni, fino al 07 ottobre 2012. A dicembre dello stesso anno il Vescovo lo nominò Canonico Penitenziere. Don Agostino fu anche docente di Religione presso l’Istituto Magistrale delle Benedettine a Montefiascone e docente di Teologia Pastorale nel Seminario Diocesano.
Don Agostino è stato l’uomo e il prete del sorriso, positivo e pieno di entusiasmo, intelligente e capace, e, nel contempo, umile e modesto. Dice il Libro del Siracide che “segno di buon cuore è un volto sereno” (Sir 13,26). E quello di Don Agostino è stato veramente un cuore buono, un cuore dove tutti hanno trovato sempre accoglienza, comprensione, aiuto.
Per generazioni di montefiasconesi è stato punto di riferimento indiscusso, amato e stimato, che – anche attraverso la puntuale pubblicazione del mensile parrocchiale “La Voce” di cui è stato Direttore per 50 anni – ha saputo essere strumento di unità e coesione sociale, contribuendo alla crescita dell’intera comunità di Montefiascone.
Nel Presbiterio non ha fatto mai mancare la sua presenza bella e propositiva. Sempre in comunione con i Vescovi che si sono succeduti e con gli altri confratelli. Attendo alla promozione e alla cura delle vocazioni, durante i suoi anni di ministero diversi sono stati i giovani della Parrocchia di Santa Margherita che lui ha accompagnato verso il sacerdozio.
Dopo il suo pensionamento era rimasto a Montefiascone e si era ritirato nel Monastero delle Benedettine, dove – accudito con amore dalle Monache, dalla badante e dai suoi familiari– ha vissuto gli ultimi anni della sua vita con grande serenità, continuando, finché le forze glielo hanno consentito, a prestare il suo servizio come Cappellano del Monastero e Canonico Penitenziere in Concattedrale.
La nostra Diocesi dice grazie al Signore che per tanti anni ha fatto dono alla nostra Chiesa di un prete così ed implora il Padrone della messe perché preti come Don Agostino non ci manchino mai.
La salma di Don Agostino verrà esposta oggi pomeriggio nella Concattedrale di Santa Margherita, dove il Vescovo Orazio Francesco presiederà la celebrazione delle Esequie domani alle ore 15.00.

Don Luigi Fabbri
Vicario Generale




Celebrata da S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza la Giornata Mondiale della Vita Consacrata

Al Santuario di Santa Rosa la S. Messa con tutti i religiosi e religiose della Diocesi.

La Giornata Mondiale della Vita Consacrata è stata celebrata questo pomeriggio nel Santuario di Santa Rosa a Viterbo. A presiedere l’Eucarestia il Vescovo S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza insieme ai religiosi e religiose della Diocesi.

Nella festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio, il Vescovo nell’omelia ha voluto soffermarsi: “Più delle volte può apparire costosa e impegnativa la nostra fedeltà al Signore, ma su questa deve assolutamente primeggiare la gioia di appartenere all’intensità del cuore di Dio. Di essere trasparenza del suo amore e di essere il segno all’interno della nostra vicenda umana di quella prospettiva che mai nella vita dovremmo perdere di vista.
“Abbiamo il compito speciale meraviglioso e entusiasmante, ha sottolineato il Vescovo Orazio Francesco, di donare nel cuore delle persone la speranza. Nello sguardo mistico a Lui c’è l’espressione più alta della nostra nostra fecondità spirituale, c’è la nostra capacità di saper rintracciare alla Sua presenza in tutto ciò che ci circonda”.
“Fratelli e sorelle care, ha concluso il Vescovo, ribadisco c’è bisogno della vita religiosa! Siate esempio, luce accesa, perché guardandovi ciascuno di noi possa ricordare e il mondo possa vedere che Cristo è nostra speranza”.

La ricorrenza annuale segna alle nostre comunità la consapevolezza che la vita donata al Signore è ricca di gioia. La vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, giacché «esprime l’intima natura della vocazione cristiana» e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l’unione con l’unico Sposo.

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5 febbraio 2023: 45ª edizione della “Giornata per la Vita”

Iniziativa su tutto il territorio nazionale

Il Movimento Per la Vita Italiano organizza domenica 5 febbraio la 45ª edizione della “Giornata per la Vita”.

In tutta Italia e quindi anche nelle nostre Chiese diocesane, saranno presenti desk e banchetti delle Sedi Locali federate al Movimento Per la Vita  con le “Primule per la Vita” per promuovere le proprie attività in difesa della Vita nascente e per raccogliere contributi per le necessità di mamme e bambini che si rivolgono a loro.

Per maggiori informazioni: https://www.mpv.org/evento/45-giornata-per-la-vita/

C. LOCANDINA GPV 2023




Giornata Mondiale della Vita Consacrata: il Vescovo Orazio Francesco presiede la Celebrazione Eucaristica alle ore 17.00 al Santuario di S.Rosa

Giovedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, ricorre la Giornata mondiale della vita consacrata. Una giornata che è momento di arricchimento per i consacrati che si ritrovano insieme e per la Chiesa, per ripensare alla bellezza e ricchezza che possiede. Pregheremo alle ore 17.00 con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Orazio Francesco, in particolare per i religiosi e le religiose della nostra diocesi presso il Santuario di Santa Rosa.

 




Festa di Santa Giacinta Marescotti: Il Vescovo Orazio Francesco ha presieduto la Solenne Celebrazione nella Chiesa di San Bernardino

In un clima di preghiera e gioia è stata celebrata oggi pomeriggio la festa di Santa Giacinta Mariscotti compatrona della città di Viterbo.
A presiedere l’Eucarestia il Vescovo Orazio Francesco Piazza, alla presenza del vicario generale don Luigi Fabbri e ai sacerdoti della città. Presenti la delegazione del Sovrano Ordine di Malta, l’Arciconfraternita del Gonfalone, il Terz’Ordine Francescano e i fedeli.
“Quando l’amore è accolto nel cuore se non diventa carità stagna e muore, diventa amore di sé e non degli altri; è quello che ha fatto Santa Giacinta” ha evidenziato il Vescovo nell’omelia.
“Santità è essere perfetti nell’amore: siate perfetti come perfetto e’ il Padre mio” ha proseguito Mons. Piazza nell’omelia.
“È la perfezione di Dio che ci riguarda e che è possibile imitare dando all’amore il volto della singola persona che lo accoglie.
La santità, ha concluso, non ci deve spaventare”.
Ad animare la liturgia le sorelle Clarisse del Monastero di Farnese. Al Termine sono state distribuite le foglie di Santa Giacinta.

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Prima giornata Diocesana della Stampa alla presenza del Vescovo Orazio Francesco

L’ incontro si è svolto al Palazzo dei Papi alla presenza del Vescovo Orazio F. Piazza

Una giornata ricca, quella di sabato 28 gennaio, che ha visto il mondo delle comunicazioni del territorio viterbese ritrovarsi insieme per festeggiare il patrono San Francesco Di Sales. Evento come sempre promosso dall’ufficio comunicazioni sociali della diocesi e dall’Ucsi Viterbo.

Quale spazio etico nella comunicazione ? È stato questo il tema che magistralmente il relatore e giornalista Rai Antonio Scoppettuolo ha offerto ai presenti, partendo proprio da alcuni interrogativi:
“Alle domande perché c’è la comunicazione? O perché non sono solo?” Jaspers risponde che non è possibile dare delle risposte esaurienti perché esse non descrivono la semplice coesistenza in una comunità, né avere delle idee in comune o vivere in una società. La comunicazione è ciò che rende me, me stesso e l’altro, se stesso. Questo vuol dire che l’uomo non potrà mai diventare davvero uomo se rimane chiuso nel proprio essere, anzi, egli è ciò che è in quanto non è solo ma in relazione. Come sottolinea ancora Jaspers, non si diventa se stessi se l’altro non intende a sua volta diventare sé stesso.

Una mattinata intensa di lavoro durante la quale Scoppettuolo ha tenuto la sua conferenza sviscerando questi quattro interrogativi: La comunicazione ha un valore etico ?; Quale differenza tra comunicazione diretta e comunicazione su vasta scala ?; Esse hanno qualcosa in comune dal punto di vista morale ?; Gli strumenti della comunicazione modificano anche la relazione tra parlanti ?
E’ seguito un interessante dibattito fra i giornalisti presenti moderato da Pierluigi Vito giornalista di tv2000.

La sintesi perfetta la ritroviamo in due parole “responsabilità e prendersi cura” che diventano per il giornalista e per chi decide di diventare comunicatore, stimolo e impegno per una etica umana e professionale.

Il Vescovo, che ha voluto fortemente questa prima giornata, dopo i saluti iniziali e l’introduzione all’argomento, ha annunciato proprio in questo giorno, che in seno all’ufficio comunicazioni sociali nascerà in diocesi un nuovo format televisivo da lui stesso ideato, un programma di approfondimento con un nuovo studio tv e spazi per il confronto, il dialogo e la comunicazione.

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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI: svolta la celebrazione con cattolici, ortodossi ed evangelici alla presenza del Vescovo Piazza

Questa sera presso la Chiesa di Sant’Ignazio a Viterbo in Via Saffi, Parrocchia romeno ortodossa “S. Callimaco di Cernica”, si è tenuto un importante momento di preghiera ecumenico promosso dall’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Il tema scelto dal Papa per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Isaia 1, 17), ha dato la possibilità a tutti i Cristiani di ritrovarsi insieme a pregare e a invocare, seppur nella diversità, il dono dell’unità intorno a Cristo.
Oltre al vescovo diocesano, mons. Orazio Francesco Piazza, era presente padre Vasile Bobita, parroco della Comunità ortodossa rumena di Viterbo e il Pastore evangelico Marco delle Monache, altri rappresentanti di confessioni religiose e il diacono Giampaolo Notonanì direttore dell’ufficio diocesano ecumenismo.
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è uno strumento prezioso per i movimenti ecumenici di tutto il mondo, per promuovere l’unità in Cristo e con Cristo dei cristiani di ogni professione di fede. La settimana che va dal 18 al 25 gennaio è molto speciale per i cristiani di tutto il mondo è si svolge ogni anno.
Da sempre l’ecumenismo tenta di unificare tutti i cristiani appartenenti a diverse chiese in iniziative di comunione e collaborazione. Cattolici, ma anche Ortodossi, Protestanti, uniti dalla fede comune nella Trinità, ma divisi dal credo, dalle tradizioni, in una separazione secolare che, anche se non può essere colmata, può tuttavia lasciare spazio alla reciproca comprensione. Proprio a questo punta il movimento ecumenico, alla cooperazione al dialogo tra diverse professioni di fede in nome di una fraternità spirituale superiore, in Cristo e per Cristo.

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Il Vescovo Piazza celebra in Cattedrale per la Polizia Locale nella ricorrenza di S. Sebastiano

“Appartenenza e fierezza nel servizio” queste le parole del Vescovo.
Alla presenza del comandante della polizia locale di Viterbo, Mauro Vinciotti, il Vescovo Orazio Francesco Piazza ha presieduto l’annuale ricorrenza di San Sebastiano patrono della Polizia Locale e dei Vigili Urbani.
Nella cattedrale di San Lorenzo tante le persone presenti. Dalle donne e gli uomini della polizia locale alla sindaca di Viterbo Chiara Frontini, dai rappresentanti delle forze dell’ordine e militari al prefetto Antonio Cananà fino alle associazioni che operano sul territorio locale.
Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato come è importante “sentirsi un corpo organico con profondi vincoli di apparenza per un sevizio qualificato alla città e al corpo sociale e un aspetto di fondamentale importanza. Appartenenza e fierezza nel servizio – ha ricordato Mons. Vescovo – caratterizzano una missione che oggi aiuta a rinvigorire la trama sociale”.

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Il Vescovo Orazio Francesco ha incontrato i 19 parroci della Diocesi interessati al finanziamento dello Stato del PNNR

Questa mattina, in Curia Vescovile a Viterbo, il vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza ha incontrato i 19 parroci della Diocesi interessati al finanziamento dello Stato del PNNR per la valorizzazione delle Chiese rurali e della protezione del patrimonio del paesaggio rurale. Alla riunione era presente anche il Vicario Generale don Luigi Fabbri, l’economo diocesano don Giusto Neri e il direttore dell’ufficio tecnico della diocesi Ing. Santino Tosini. I parroci si sono confrontati e hanno valutato tutte le fasi della progettazione e dei lavori di riqualificazione strutturale degli edifici di culto sparsi nelle campagne del territorio diocesano.

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1° Giornata della Stampa nella Festa di San Francesco di Sales, promossa dal Vescovo Orazio Francesco: sabato 28 gennaio

Ci prepariamo alla 1^ GIORNATA DELLA STAMPA promossa dal nostro Vescovo Orazio Francesco Piazza che si svolgerà a Viterbo in occasione della Festa di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti annualmente organizzata dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi insieme ad UCSI Viterbo. Sarà un momento importante di formazione, incontro e condivisione su un tema tanto attuale, quanto urgente. “La dimensione etica delle relazioni” interpella non solo gli operatori della comunicazione, ma ogni persona che è chiamata a relazionarsi con il mondo.