Quello che è partito questa mattina, venerdì 15 giugno da Viterbo, sarà il primo pellegrinaggio che inaugurerà il “Cammino della sacra Famiglia” conosciuto da tutti come la fuga in Egitto compiuta da Gesù, Giuseppe e Maria a seguito delle stragi di Erode.
Questo primo pellegrinaggio dall’Italia, promosso da Eugenio Benedetti presidente della Sib e pronipote del fondatore dell’Ospedale Italiano al Cairo, ha trovato subito favorevole la Diocesi di Viterbo che insieme ad Unitalsi Nazionale ha accolto di partire con il primo gruppo di pellegrini alla scoperta dei luoghi, che secondo la tradizione cristiana, ospitarono la sacra Famiglia.
L’iniziativa ha coinvolto il governo egiziano e l’ambasciata di Egitto in Italia insieme all’Ente del Turismo Egiziano a Roma che hanno predisposto per i pellegrini di oggi e di domani, un programma ricco di incontri istituzionali e visite storiche e culturali (dalle piramidi, al museo egizio e dalle Chiese Copte ai monasteri nel deserto)
Il vescovo di Viterbo Lino Fumagalli – che guiderà il pellegrinaggio – dopo l’incontro con il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, sarà ricevuto dal ministro del Turismo Egiziano e dai Patriarchi della Chiesa Copto-Ortodossa e Copto-Cattolica al Cairo. È previsto anche un incontro con l’Ambasciatore Italiano al Cairo Cantini. TV 2000 l’emittente della Cei seguirà con una troppe il pellegrinaggio e racconterà passo dopo passo questa prima esperienza.
In pellegrinaggio, oltre a diversi sacerdoti della diocesi, anche tanti pellegrini da Viterbo e dai paesi della provincia e da Roma. Accompagneranno il vescovo Lino Fumagalli in questo primo pellegrinaggio anche il presidente nazionale dell’Unitalsi Di Biella e il vescovo Barnaba Soriany responsabile della Chiesa Copta in Italia.
Saranno giorni intensi di visite, incontri, ma anche occasione di dialogo con le altre religioni con le quali da sempre c’è rispetto. “Andremo in Egitto come pellegrini di pace – come ha ripetuto più volte il vescovo Fumagalli durante gli incontri preparatori al pellegrinaggio – e visitare l’Egitto è ritornare alle radici della nostra fede.
Sarà bello inaugurare questo nuovo itinerario spirituale (tanto voluto anche dall’Egitto) che potrà far riscoprire a tutti i cristiani i luoghi dove secondo la tradizione la Sacra Famiglia trovò rifugio e ospitalità nei tre anni in fuga da Betlemme”.