Lourdes, il Vescovo Lino ha guidato il pellegrinaggio con mille, tra fedeli e malati

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 LOURDES, UNA GRANDE SCUOLA DI UMANITÀ E SPIRITUALITÀ

“Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5), e’ questo il tema che ha accompagnato il pellegrinaggio UNITALSI a Lourdes con i pellegrini di Roma e delle Diocesi del Lazio guidato dal Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli.

È stata una settimana intensa di celebrazioni e momenti di preghiera resi importanti dalla presenza di tanti fratelli disabili e tante persone segnate nell’anima e nel corpo dalla sofferenza e malattia. Tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di passare nella grotta, dove proprio 160 anni fa ebbero inizio le apparizioni della Vergine Maria a Santa Bernadette. Il pellegrinaggio ha dato a tutti la possibilità di offrire alla Vergine Maria attese e speranze, richieste e intercessioni ma anche per venire a ringraziare per il dono della fede e per tante guarigioni corporali e spirituali.

Come nel Vangelo delle nozze di Cana – ha ricordato il Vescovo Fumagalli nella Celebrazione alla Grotta – la Madonna ripete a tutti noi ancora oggi di fare tutto quello che il Signore ci dice. Questo presuppone di metterci in un ascolto attento di quanto il Signore, attraverso le vicende lieti e tristi della vita, mette sul cammino di ogni persona”. Ogni cosa che accade nella vita dell’uomo può diventare occasione per far incontrare la nostra anima con quella di Dio. “La Madonna – ha poi sottolineato il Vescovo Lino – come ha manifestato la sua presenza attenta nelle nozze di Cana, continua ancora oggi a rendersi attenta alle necessità di ogni persona che a Lei si rivolge.

Ecco il senso del Pellegrinaggio che si fa cammino di ricerca, di rinascita, di conversione e per molti anche occasione di avvicinamento al Signore.

Presenti al Pellegrinaggio tutte le sottosezioni UNITALSI di Roma e del Lazio con i rispettivi presidenti e cappellani coordinati dalla presidente regionale Preziosa Terrinoni e don Gianni Toni. Per Viterbo era presente il presidente di sottosezione Roberto Grazzini e l’assistente don Gianluca Scrimieri con quasi duecento Pellegrini.