Con la supervisione del Vescovo di Viterbo Mons Orazio Francesco Piazza, venerdì 16 giugno alle 18:30, si sono dati appuntamento all’ex Casale Molaioni: l’arcivescovo Ian Ernest del Centro Anglicano di Roma, padre Herman Geissler del Centro Internazionale degli amici di Newman, Mohamed Aissa Kdib presidente dell’associazione culturale islamica della Tuscia, il Rev Geoffry Nwani Kennet pastore evangelico della Comunità Nigeriana, Padre Vasile Bobita parroco della Comunità ortodossa rumena di Viterbo, padre Alfonso Lippi Passionista del Ritiro di Cura di Vetralla, don Gianni Carparelli dell’Associazione amici del Beato Domenico Barberi da Viterbo, il Vilachi Dhamma ven. Wilachichiye Dammavijaya Ther monaco buddista.
Questo incontro, promosso dall’Associazione “Amici del Beato Domenico della Madre di Dio “ (Barberi da Viterbo), si svolge nella cornice agreste del casale dove il giovane Domenico (soprannominato Meco della Palanzana) ebbe la prima ispirazione all’apostolato presso quelli che lui definì: “fratelli separati”. Il soffio dello Spirito lo spinse ad esercitare con tutti la Carità e la Misericordia, tanto che San Paolo VI lo volle proclamare Beato in pieno Concilio Ecumenico Vaticano II col titolo “Apostolo dell”Unità”.
È una nuova tappa del dialogo interreligioso che si percorre a Viterbo, sulla traccia della dichiarazione conciliare “Nostra aetate” che trattando i rapporti con le altre religioni afferma al § 2: “La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni”.
Il Casale Molaioni, dove è la Cappella restaurata si trova su di un poggio a monte della Strada Sammartinese al Km 2 + 500m.