La celebrazione della XXXI Giornata Mondiale del Malato, che ricorre l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, è momento propizio per riservare una speciale attenzione alle persone malate e a coloro che le assistono, sia nei luoghi deputati alla cura sia in seno alle famiglie e alle comunità.
Nel pomeriggio al Santuario Basilica Santa Maria della Quercia, il Vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza ha presieduto la solenne celebrazione preceduta dalla recita del Santo Rosario.
La giornata promossa dall’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute in collaborazione con la Sottosezione Unitalsi Viterbo con le dame e i barellieri, ha visto la presenza del Vicario Generale don Luigi Fabbri, dall’Assistente Spirituale dell’Unitalsi don Gianluca Scrimieri, dai diversi sacerdoti della diocesi, dalle rappresentanze delle RSA del territorio, dai malati e dal Sovrano Militare Ordine di Malta.
“Mettiamoci davanti alla Croce, ha evidenziato il Vescovo nell’omelia, come Maria per giungere alla salvezza. Rivolgiamoci a Lui, in particolare gli ammalati e coloro che si dedicano a cuore aperto e affettuoso all’attenzione e dedizione al servizio, perché affetto significa legame.
La condivisione trasforma la vita, ha proseguito, non la toglie, la rende terreno fecondo. Quando si vive l’esperienza della sofferenza cadono tutti i fronzoli, tutte le cose superficiali e si arriva all’essenziale. Nel dono della condivisione, ha concluso il Vescovo, non solo l’ammalato, ma anche per chi assiste, è chiamato a rispondere a questa vocazione”.